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Dieta senza carboidrati: cos’è e cosa mangiare

Dieta senza carboidrati: cos’è e cosa mangiare
Una dieta senza carboidrati, o "no carb diet", è un regime alimentare estremamente restrittivo che prevede una drastica riduzione o l'eliminazione quasi totale dell'apporto di carboidrati

Nel vasto e spesso controverso panorama delle strategie alimentari, la dieta senza carboidrati, o "no carb", emerge come un approccio radicale che promette rapidi risultati in termini di perdita di peso e un'alterazione profonda del metabolismo. Lungi dall'essere una semplice riduzione, questa strategia alimentare prevede l'eliminazione quasi totale dei carboidrati dalla dieta, spingendo il corpo a cercare fonti energetiche alternative. 

Ma cosa significa realmente adottare un regime alimentare così restrittivo? Quali sono gli alimenti consentiti e quali quelli da bandire? E, soprattutto, quali sono i reali benefici e i potenziali rischi di un'alimentazione che esclude uno dei macronutrienti fondamentali? Questo approfondimento si propone di fare chiarezza sulla dieta senza carboidrati, esplorandone i principi, gli alimenti consentiti e le implicazioni per la salute.

Che cos’è una dieta no carb?

Una dieta senza carboidrati, o "no carb diet", è un regime alimentare estremamente restrittivo che prevede una drastica riduzione o l'eliminazione quasi totale dell'apporto di carboidrati. L'obiettivo primario di questa dieta è indurre uno stato metabolico chiamato chetosi, in cui il corpo, in assenza di glucosio (derivante dai carboidrati) come fonte primaria di energia, inizia a bruciare i grassi per produrre energia. In questo processo, il fegato converte gli acidi grassi in molecole chiamate corpi chetonici, che vengono poi utilizzati come combustibile da cervello, muscoli e altri tessuti.

Le diete senza carboidrati si distinguono da altre diete a basso contenuto di carboidrati (come la dieta Atkins o la dieta chetogenica classica) per la loro maggiore severità nella restrizione. Mentre una dieta chetogenica può prevedere un apporto di carboidrati netti (carboidrati totali meno fibre) di 20-50 grammi al giorno, una dieta "no carb" mira a ridurre questo valore a meno di 10-20 grammi, o addirittura a eliminarli quasi completamente.

Questo approccio altera profondamente il metabolismo del corpo. Normalmente, il nostro organismo predilige il glucosio come fonte di energia, immagazzinandolo sotto forma di glicogeno nel fegato e nei muscoli. Quando le riserve di glicogeno si esauriscono, il corpo è costretto a mobilizzare i grassi. La produzione di corpi chetonici è una risposta fisiologica a questa mancanza di glucosio.

La dieta senza carboidrati si concentra sull'assunzione di alimenti ricchi di proteine e grassi sani, mentre esclude quasi completamente tutte le fonti di carboidrati, inclusi non solo zuccheri raffinati e cereali, ma anche frutta, molte verdure, legumi e alcuni latticini. Questo rende la dieta molto limitante e richiede una pianificazione attenta per evitare carenze nutrizionali. Per chi è in fase di definizione e cerca un supporto mirato, esistono diversi prodotti per la riduzione del peso che possono coadiuvare il percorso, sempre nell'ambito di una dieta bilanciata e di un piano di allenamento.

Cosa mangiare con una dieta senza carboidrati e cosa evitare

Adottare una dieta senza carboidrati implica una selezione molto specifica di alimenti. La maggior parte delle calorie proverrà da proteine e grassi.

Cosa mangiare:

  • Proteine animali: sono la base della dieta.
    • carni (manzo, maiale, agnello, pollo, tacchino), preferibilmente tagli grassi per aumentare l'apporto calorico.
    • pesce (salmone, sgombro, sardine, tonno, merluzzo).
    • uova (intere).
    • frutti di mare (gamberi, cozze, vongole).
  • Grassi sani: fondamentali per fornire energia e nutrienti.
    • oli (olio d'oliva extra vergine, olio di cocco, olio di avocado, olio MCT).
    • burro e ghee.
    • avocado.
    • frutta secca (noci, mandorle, noci di macadamia) e semi (chia, lino, zucca, girasole) – in quantità molto limitate per il loro contenuto di carboidrati.
  • Verdure a bassissimo contenuto di carboidrati: la maggior parte delle verdure a foglia verde e quelle che crescono fuori terra.
    • spinaci, cavolo riccio, lattuga, rucola.
    • broccoli, cavolfiore, zucchine, asparagi, peperoni, funghi, cetrioli.
  • Latticini (con moderazione e attenzione ai carboidrati):
    • formaggi grassi e stagionati (mozzarella, cheddar, brie, parmigiano) – verificare sempre l'etichetta per il contenuto di lattosio/carboidrati.
  • Bevande:
    • acqua.
    • caffè nero, tè non zuccherato.
    • brodo di ossa.

Cosa evitare (o limitare drasticamente):

  • Tutti i cereali: pane, pasta, riso, avena, mais, orzo, farro, quinoa, couscous, bulgur, prodotti da forno a base di farina.
  • Zuccheri e dolcificanti: zucchero da tavola, miele, sciroppo d'agave, sciroppo d'acero, dolci, caramelle, bibite zuccherate, succhi di frutta.
  • La maggior parte della frutta: quasi tutta la frutta è ricca di zuccheri. Solo piccole quantità di frutti di bosco (es. mirtilli, lamponi) possono essere tollerate in quantità minime.
  • Verdure amidacee: patate, patate dolci, carote, piselli, mais.
  • Legumi: fagioli, lenticchie, ceci, fave.
  • Alimenti trasformati: molti alimenti confezionati contengono zuccheri nascosti e carboidrati.
  • Alcol: molte bevande alcoliche contengono carboidrati e possono ostacolare la chetosi.
  • Latte e yogurt: a causa del lattosio (uno zucchero).

La pianificazione dei pasti è essenziale per garantire un apporto adeguato di nutrienti e per mantenere lo stato di chetosi.

Quanti kg si perdono senza carboidrati?

La perdita di peso iniziale con una dieta senza carboidrati può essere molto rapida, spesso più di quanto ci si aspetti. Tuttavia, è fondamentale comprendere che questa perdita di peso iniziale non è principalmente dovuta alla perdita di grasso, ma piuttosto a una significativa perdita di acqua.

Quando si riduce drasticamente l'apporto di carboidrati, il corpo esaurisce rapidamente le sue riserve di glicogeno. Ogni grammo di glicogeno è immagazzinato con circa 3-4 grammi di acqua.

Pertanto, l'esaurimento del glicogeno porta a una rapida eliminazione di liquidi, che si traduce in una perdita di peso sulla bilancia di 1-3 kg (o anche di più in individui con maggiori riserve di glicogeno) nelle prime 3-7 giorni. Questa è la ragione per cui molte persone si sentono "sgonfie" all'inizio di una dieta low-carb.

Dopo questa fase iniziale di perdita di peso legata all'acqua, la perdita di peso continua, ma a un ritmo più lento e costante, e a questo punto è prevalentemente a carico del grasso corporeo. La velocità con cui si perdono i chilogrammi in grasso dipende da diversi fattori:

  • Deficit calorico: la perdita di grasso avviene solo se si mantiene un deficit calorico (si bruciano più calorie di quelle che si assumono). Una dieta senza carboidrati, ricca di proteine e grassi, tende ad essere molto saziante, il che può aiutare a ridurre naturalmente l'apporto calorico complessivo.
  • Metabolismo individuale: ogni persona ha un metabolismo diverso, che influenza la velocità con cui brucia calorie e grassi.
  • Livello di attività fisica: l'esercizio fisico aumenta il dispendio calorico e può accelerare la perdita di grasso.
  • Peso iniziale e percentuale di grasso: le persone con un peso iniziale più elevato o una maggiore percentuale di grasso tendono a perdere peso più rapidamente all'inizio.
  • Aderenza alla dieta: la coerenza e la rigorosità nel seguire la dieta senza carboidrati sono cruciali per mantenere lo stato di chetosi e la perdita di grasso.

In generale, dopo la perdita iniziale di liquidi, una perdita di grasso di circa 0.5-1 kg a settimana è considerata un ritmo sano e sostenibile per la maggior parte delle persone. È importante concentrarsi sulla perdita di grasso e sul miglioramento della composizione corporea, piuttosto che solo sul numero sulla bilancia.

Pro e contro della dieta no carb

La dieta senza carboidrati è un approccio alimentare che genera dibattiti accesi, con sostenitori entusiasti e critici severi. È fondamentale valutarne attentamente i pro e i contro prima di intraprenderla.

Pro (potenziali benefici):

  • Rapida perdita di peso iniziale: dovuta principalmente alla perdita di acqua e glicogeno, che può essere motivante.
  • Efficace per la perdita di grasso: se mantenuto un deficit calorico, il corpo è costretto a bruciare grassi come combustibile primario.
  • Controllo della glicemia: drastica riduzione dei livelli di zucchero nel sangue e miglioramento della sensibilità all'insulina, rendendola utile per la gestione del diabete di tipo 2 e della pre-diabete.
  • Riduzione dell'appetito e aumento della sazietà: le proteine e i grassi sono molto sazianti, e i corpi chetonici possono avere un effetto soppressore sull'appetito.
  • Aumento dell'energia e chiarezza mentale: dopo la fase iniziale di adattamento, molti riferiscono un aumento costante dei livelli di energia e una maggiore lucidità mentale, poiché il cervello utilizza i chetoni come fonte di combustibile stabile.
  • Potenziali benefici neurologici: la dieta chetogenica (una forma di dieta no carb) è stata storicamente usata per l'epilessia e viene studiata per altre condizioni neurologiche.

Contro (svantaggi e potenziali rischi):

  • "Keto flu" (influenza chetogenica): sintomi iniziali spiacevoli come mal di testa, affaticamento, nausea, irritabilità, crampi muscolari, dovuti all'adattamento metabolico e alla perdita di elettroliti.
  • Estrema restrizione alimentare: la dieta è molto limitante, escludendo interi gruppi alimentari. Questo può renderla difficile da mantenere a lungo termine e socialmente complessa.
  • Carenze nutrizionali: la drastica restrizione di frutta, molte verdure e cereali integrali può portare a carenze di vitamine (es. vitamina C, alcune del gruppo B), minerali (es. potassio, magnesio, calcio) e fibre.
  • Problemi digestivi: la scarsità di fibre può causare stitichezza in alcune persone.
  • Rischi a lungo termine (dibattuti):
    • salute ossea: alcune preoccupazioni sono state sollevate riguardo all'impatto a lungo termine sulla densità ossea.
    • salute renale: in individui predisposti, un elevato apporto proteico e la disidratazione possono aumentare il rischio di calcoli renali.
    • salute cardiovascolare: l'elevato apporto di grassi, in particolare saturi, può influenzare i livelli di colesterolo in alcuni individui, sebbene le risposte siano molto variabili.
  • Non adatta a tutti: la dieta è controindicata in gravidanza, allattamento, per bambini e adolescenti in crescita, persone con disturbi alimentari, o con patologie croniche gravi (es. pancreatite, malattie epatiche, diabete di tipo 1).
  • Effetto yo-yo: se la dieta viene interrotta bruscamente e si ritorna a un'alimentazione ricca di carboidrati senza controllo, il peso può essere recuperato rapidamente.

Per questi motivi, è fortemente consigliato intraprendere la dieta senza carboidrati solo dopo aver consultato un medico o un dietologo. Un professionista può valutare la tua idoneità, monitorare la tua salute e aiutarti a pianificare una dieta equilibrata e sicura, minimizzando i rischi e massimizzando i benefici.

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