
Descrizione prodotto
Benefici principali
Energia mitocondriale
Molecola chiave della catena respiratoria mitocondriale, coinvolta nella produzione di ATP, la principale forma di energia cellulare[1][2].
Protezione antiossidante
Antiossidante liposolubile endogeno che partecipa alla protezione dallo stress ossidativo a livello mitocondriale[1][3].
Supporto cardiovascolare
Presente in elevate concentrazioni nel miocardio e nei tessuti ad alto metabolismo energetico, dove supporta l’efficienza mitocondriale[2][3].
Forma ubidecarenone pura
200 mg di coenzima Q10 (ubidecarenone) per capsula in formato vegetale, per un’assunzione quotidiana pratica[1].
Cos'è e a cosa serve
CoQ10 è un integratore alimentare a base di ubidecarenone (coenzima Q10), una molecola liposolubile coinvolta nella produzione di energia cellulare e nei sistemi di difesa antiossidante[1][2]. Ogni capsula fornisce 200 mg di CoQ10, in linea con i dosaggi comunemente utilizzati negli studi clinici per il supporto della funzione mitocondriale e del benessere cardiovascolare[1][2][3]. La sintesi endogena di CoQ10 tende a ridursi con l’età e in alcune condizioni metaboliche[2][3].
A livello mitocondriale, CoQ10 partecipa al trasporto di elettroni lungo la catena respiratoria, tra i complessi enzimatici I e II verso il complesso III, contribuendo alla generazione del gradiente protonico necessario per la sintesi di ATP[1][2]. Questa funzione è particolarmente rilevante nei tessuti con elevata richiesta energetica come cuore, cervello, fegato e muscoli scheletrici[1][3].
CoQ10 svolge anche un ruolo antiossidante a livello delle membrane mitocondriali e lipidiche, contribuendo a neutralizzare specie reattive dell’ossigeno generate durante la fosforilazione ossidativa[1][3]. In letteratura è descritto come modulatore dei sistemi redox cellulari e come cofattore nella rigenerazione di altri antiossidanti endogeni quali vitamina E e glutatione[3].
L’assunzione di CoQ10 è spesso considerata nel contesto dell’invecchiamento fisiologico, quando le concentrazioni endogene possono risultare ridotte rispetto all’età giovane adulta[2][3]. Inoltre, la sintesi di CoQ10 condivide il pathway del mevalonato con il colesterolo: alcune terapie ipolipemizzanti possono ridurre i livelli di CoQ10, motivo per cui l’integrazione viene talvolta valutata in ambito clinico, sempre sotto controllo medico[2][3]. L’assunzione durante il pasto principale, in presenza di una quota di grassi, favorisce l’assorbimento intestinale di questa molecola liposolubile[1][2].
Principali Effetti
- 1. Supporto alla produzione di energia cellulare: CoQ10 partecipa alla catena respiratoria mitocondriale e alla sintesi di ATP, con ruolo chiave nei tessuti ad alta richiesta energetica come cuore e muscoli[1][2].
- 2. Azione antiossidante mitocondriale: CoQ10 è localizzato nelle membrane mitocondriali interne, dove contribuisce alla protezione dallo stress ossidativo associato alla produzione di energia[1][3].
- 3. Integrazione del sistema antiossidante endogeno: CoQ10 interagisce con vitamina E, vitamina C e glutatione, partecipando ai cicli redox che mantengono l’efficienza del sistema antiossidante cellulare[3].
- 4. Supporto al benessere cardiovascolare: Studi clinici hanno valutato l’integrazione di CoQ10 nel contesto della funzionalità cardiaca e dello stato energetico del miocardio, in associazione alle terapie standard[2][3].
A chi si rivolge
CoQ10 si rivolge ad adulti che desiderano un supporto nutrizionale per il mantenimento dell’energia mitocondriale e dei sistemi antiossidanti endogeni, nel contesto di uno stile di vita sano e di una dieta varia ed equilibrata[1][2]. Può risultare di interesse per chi è attento al benessere cardiovascolare e al supporto del metabolismo energetico cellulare[2][3].
Il prodotto è in particolare indicato per persone di età superiore ai 40–50 anni, fascia in cui i livelli fisiologici di coenzima Q10 tendono a diminuire[2][3]. In presenza di terapie croniche, in particolare farmaci che modulano il pathway del mevalonato (come le statine), l’eventuale integrazione con CoQ10 andrebbe sempre valutata con il medico curante[2][3].
Valori Nutrizionali
Per porzione da 1 capsula
| Componenti | Quantità | %VNR* |
|---|---|---|
| Coenzima Q10 | 200 mg | — |
*VNR: valori nutritivi di riferimento ai sensi del Reg. (UE) n. 1169/2011.
Ingredienti Completi
Ubidecarenone (Coenzima Q10); agente di carica: cellulosa microcristallina; capsula vegetale (agente di rivestimento: idrossipropil-metilcellulosa); agenti antiagglomeranti: biossido di silicio, sali di magnesio degli acidi grassi (di origine vegetale).
Modalità d'Uso
Dosaggio: 1 capsula al giorno.
Quando: Al pasto principale, preferibilmente con un pasto che contenga una quota di grassi per favorire l’assorbimento.
Come: Deglutire la capsula con abbondante acqua.
Confezione
Una confezione contiene 100 capsule, pari a 100 giorni di utilizzo.
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera consigliata di 1 capsula. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età. Il prodotto non deve intendersi come sostitutivo di una dieta variata ed equilibrata e di un sano stile di vita. Conservare in luogo fresco, asciutto, lontano da fonti di calore e dai raggi solari diretti. In caso di assunzione di farmaci (in particolare anticoagulanti come warfarin o terapie croniche cardiovascolari), gravidanza o allattamento, consultare il medico prima dell’uso.
Domande frequenti
Qual è il ruolo di CoQ10 nella produzione di energia?
Risposta breve: CoQ10 partecipa alla catena respiratoria mitocondriale, supportando la sintesi di ATP (energia cellulare) nelle cellule ad alta richiesta energetica[1][2].
Approfondimento: Nel processo di fosforilazione ossidativa, CoQ10 trasporta elettroni dai complessi I e II al complesso III, contribuendo alla generazione del gradiente protonico necessario all’ATP sintasi per produrre ATP da ADP e fosfato. Questa funzione è centrale per la vitalità cellulare, soprattutto in tessuti come il cuore e il muscolo scheletrico[1][2][3].
CoQ10 diminuisce con l'età?
Risposta breve: Sì, la sintesi endogena di CoQ10 tende a ridursi progressivamente con l’avanzare dell’età[2][3].
Approfondimento: Diversi lavori evidenziano che i livelli tissutali di CoQ10 possono essere inferiori negli anziani rispetto agli adulti giovani, in relazione a ridotta sintesi endogena e maggiore esposizione a stress ossidativo. Questo ha portato a studiare l’integrazione con CoQ10 come possibile supporto al mantenimento della funzione mitocondriale in età più avanzata[2][3].
CoQ10 interagisce con le statine?
Risposta breve: Le statine riducono la sintesi endogena di CoQ10 perché agiscono sullo stesso pathway biosintetico; per questo l’uso combinato va sempre valutato dal medico[2][3].
Approfondimento: Le statine inibiscono l’HMG-CoA reduttasi, enzima chiave della via del mevalonato utilizzata per la sintesi di colesterolo e CoQ10. Nei soggetti in trattamento sono state descritte concentrazioni tissutali più basse di CoQ10; per questo l’integrazione viene studiata come possibile strategia di supporto, in particolare nei distretti muscolari. Qualsiasi associazione tra statine e CoQ10 deve comunque essere valutata e monitorata dal medico curante[2][3].
Quando è il momento migliore per assumere CoQ10?
Risposta breve: È consigliabile assumere CoQ10 durante il pasto principale, in presenza di una quota di grassi alimentari, per favorirne l’assorbimento intestinale[1][2].
Approfondimento: Come altre molecole liposolubili, CoQ10 viene assorbito più efficientemente quando è emulsionato con i lipidi della dieta. Studi di biodisponibilità mostrano un assorbimento nettamente superiore se CoQ10 viene assunto con pasti contenenti grassi rispetto al digiuno. L’assunzione diurna, associata ai pasti, è quindi la modalità più utilizzata in ambito clinico e nutrizionale[1][2].
Qual è la differenza tra ubiquinone e ubiquinol?
Risposta breve: Ubiquinone (forma ossidata) e ubiquinol (forma ridotta) sono due stati redox della stessa molecola CoQ10, che l’organismo converte fisiologicamente in base alle necessità metaboliche[1][3].
Approfondimento: CoQ10 circola tra le forme ubiquinone e ubiquinol durante il trasporto di elettroni nella catena respiratoria. L’ubiquinone accetta elettroni diventando ubiquinol, che a sua volta li cede ad altri complessi enzimatici tornando alla forma ossidata. Il prodotto contiene ubidecarenone (ubiquinone), che viene trasformato fisiologicamente in ubiquinol a livello cellulare. Entrambe le forme sono oggetto di studi per quanto riguarda biodisponibilità e impieghi clinici[1][3].
Fonti scientifiche e normative
- Capece U. et al., “The role of coenzyme Q10 in modern medicine: insights into energy metabolism and antioxidant therapy”, Healthcare, 2025.
- Mortensen S.A. et al., “The effect of coenzyme Q10 on morbidity and mortality in chronic heart failure: results from Q-SYMBIO: a randomized double-blind trial”, JACC: Heart Failure, 2014, PMID: 25282031.
- Alcidi A. et al., “Metabolic targets of coenzyme Q10 in mitochondria”, Antioxidants, 2021, PMID: 33810539.



